Nell’agosto 2018, la rivista medica “The Lancet” ha pubblicato uno studio(Dietary carbohydrate intake and mortality: a prospective cohort study and meta-analysis) che ha esaminato come la percentuale di carboidrati nella dieta influisca sull’aspettativa di vita.
Il contesto era il seguente: se si segue una “dieta low carb”, in cui si rinuncia a gran parte o a tutti i carboidrati, significa che si mangiano più proteine e grassi per raggiungere l’apporto energetico giornaliero. L’effetto a lungo termine dell’assunzione di pochi carboidrati sulla mortalità è controverso e dipende dal fatto che la dieta sia basata su proteine e grassi animali o vegetali. Per questo motivo i ricercatori dello studio Lancet hanno analizzato il rapporto tra assunzione di carboidrati e mortalità.
Da un lato, sono stati esaminati i dati di uno studio americano (ARIC) in cui 15 428 adulti di età compresa tra 45 e 64 anni hanno compilato un questionario sull’assunzione di carboidrati. Questo è stato fatto per un periodo di follow-up di 25 anni. D’altra parte, sono stati esaminati altri studi (sempre sull’assunzione di carboidrati) provenienti da diversi Paesi.
Il risultato: è stato riscontrato un rischio di mortalità più elevato sia per un’assunzione di carboidrati bassa (inferiore al 40% del fabbisogno energetico) che alta (superiore al 70%). Il rischio di morte era più basso nei soggetti che avevano un apporto medio di carboidrati del 50-55%. Inoltre, la mortalità aumentava quando i carboidrati erano sostituiti da proteine e grassi animali (manzo, maiale, agnello o pollo) e diminuiva quando le proteine erano di origine vegetale (verdure, noci, burro di arachidi e pane integrale).
Per quanto riguarda la percentuale di carboidrati nella dieta, si può concludere che dell’apporto energetico giornaliero – in questo caso ognuno ha un fabbisogno individuale – la percentuale di carboidrati dovrebbe aggirarsi intorno al 50-55%. Lo si può leggere anche presso le Società di Nutrizione tedesche e svizzere. Mangiare troppo pochi o troppi carboidrati per un lungo periodo di tempo può avere un impatto su un maggiore rischio di mortalità. [1] Soprattutto, una dieta varia e sana è importante per ottenere i nutrienti vitali.
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Fonti
https://www.thelancet.com/journals/lanpub/article/PIIS2468-2667(18)30135-X/fulltext#seccestitle10
[1] https://www.dge.de/wissenschaft/referenzwerte/kohlenhydrate-ballaststoffe/